In occasione di precedenti articoli ho sostenuto l'esistenza di diversi stili e metodi di Shiatsu e l'inesistenza di uno Shiatsu delle origini, sulla cui base poter valutare la maggiore o minore ortodossia di ciascuno stile.

Se questo è vero è vero anche che ogni stile può differenziarsi per le tecniche adottate, per gli scopi che si intendono perseguire, per l'iter formativo che ciascuno di essi deve comportare e quindi per l'ambito professionale che si vuole intraprendere.

Credo sia ormai abbastanza noto che l'APIS (l'Associazione a cui appartengo) ritiene utile e necessario collocare il Metodo Namikoshi nell'area sanitaria, difendendo altresì con forza il principio che nessuna corporazione di questo settore può in alcun modo sottrarla agli Operatori che lo hanno introdotto nel nostro Paese, spesso proprio in contrasto con esse, e rivendicare una sorta di competenza esclusiva nella cura del corpo.

E' veramente sbagliato e inaccettabile che vi siano categorie di professionisti, rispettabili e in possesso di sicuri requisiti professionali, che rivendichino non il diritto ad esercitare il lavoro per il quale hanno le competenze reali, ma l'esclusiva di tutte le cure del corpo, a prescindere dalla reale competenza delle tecniche e delle metodiche. Ci riferiamo alla pretesa di alcune Associazioni di Fisioterapisti, che ritengono che lo Shiatsu, come l'Osteopatia o la Chiropratica o la Chinesiologia e così via, debbano essere di competenza loro, non perché preparati attraverso corsi di formazione ad esercitare tali tecniche, ma perché il fisioterapista in quanto tale - e solo lui - può fare tutto ciò che riguarda le cure del corpo.

Non mi stancherò mai di ribadire questo principio basilare: l'esercizio di una attività professionale deve essere fondata sulle reali competenze. Quindi devono essere difesi i diritti maturati dai cittadini di questo Paese, che hanno fatto conoscere e diffuso, insegnato ad altri cittadini, convinto le persone a provare questa metodica, che hanno avuto il coraggio di sfidare le posizioni di rendita e la storia delle caste (non sempre all'altezza) delle varie figure della "Fisioterapia classica", e hanno praticato in questi anni lo Shiatsu, (come altre discipline della Medicina Complementare).

Nessuno deve nascondere le grandi capacità terapeutiche di questa tecnica, sarebbe un delitto contro la scienza e gli uomini stessi; abbiamo il dovere di urlare che lo Shiatsu è un ottimo sistema terapeutico per moltissime patologie e lo deve fare chi lo sa fare davvero.

Se è così dobbiamo cercare di dare nuove garanzie a coloro che vogliono praticare la via delle terapie non convenzionali o complementari che dir si voglia, precisando percorsi formativi, codici deontologici, obblighi di fornire tutte le informazioni necessarie a chi si rivolge a noi.

Ecco allora una proposta che formuliamo per il metodo Namikoshi, sapendo benissimo che essa può non essere esaustiva o rappresentativa di altri stili di Shiatsu per quanto concerne i profili professionali del nostro stile.

L'Operatore Shiatsu metodo Namikoshi utilizza tale tecnica al fine di ottenere il rilassamento della persona che si affida alle sue mani.

L'eventuale guarigione di disturbi che i pazienti possano presentare all'inizio del ciclo di trattamenti non va considerato come risultato perseguito con scienza e coscienza, ma come un risultato apprezzabile, ma attribuibile esclusivamente alla tecnica adottata.

L'iter formativo di questa figura è il seguente:

• Tecnica base completa per 126 ore di corso.
• Nozioni elementari di anatomia topografica contenute nel corso pratico.

L'Operatore Professionale Shiatsu utilizza la tecnica Shiatsu Metodo Namikoshi non solo a fini di rilassamento, ma anche per la prevenzione e la cura di alcune patologie relative al sistema muscolo-scheletrico. Se l'operatore professionale non possiede altri diplomi abilitanti può utilizzare solo la tecnica Shiatsu, metodo Namikoshi, informando di ciò esaurientemente il paziente. Sono escluse le patologie organiche, quelle neurologiche e la riabilitazione neuro-motoria.

L'iter formativo di questa figura è il seguente:

• Tecnica base completa per 126 ore di corso¹.
• Possesso di diploma di Terapista della riabilitazione, di Massofisioterapisti, di Estetista con diploma regionale biennale, oppure diploma conseguito presso altre Scuole di formazione in cui sia presente un programma formativo di almeno 48 ore di Anatomia e ortopedia e fisiologia, oppure aver seguito con superamento del relativo esame finale il corso teorico base di Medicina organizzato dall'APIS di 48 ore.

Lo Shiatsu-Terapista utilizza la tecnica Shiatsu Metodo Namikoshi non solo a fini di rilassamento, ma anche per la prevenzione e la cura di alcune patologie relative al sistema muscolo-scheletrico. Sono comprese le patologie organiche, quelle neurologiche e la riabilitazione neuro-motoria, secondo le regole di questo metodo. Se lo Shiatsu-terapista non possiede altri diplomi abilitanti può utilizzare solo la tecnica Shiatsu, metodo Namikoshi, informando di ciò esaurientemente il paziente. L'iter formativo di questa figura è il seguente:

• Tecnica base completa per 126 ore di corso¹.
• Possesso di diploma di Terapista della riabilitazione, di Massofisioterapisti, di Estetista con diploma regionale biennale, oppure diploma conseguito presso altre Scuole di formazione in cui sia presente un programma formativo di almeno 48 ore di Anatomia e ortopedia, oppure aver seguito con superamento del relativo esame finale il corso teorico base di Medicina organizzato dall'APIS di 48 ore.
• 130 ore di teoria medica relativa allo studio delle principali patologie e relativi trattamenti shiatsu
• 150 ore di tirocinio pratico

Lo Shiatsu-Terapista specializzato oltre a quanto previsto per la figura professionale dello Shiatsu Terapista opera nelle patologie per le quali ha frequentato appositi Corsi secondo le indicazioni dell'European Shiatsu Academy¹.