|
Eventi
Archivio Eventi - Torna all'indice
Vicenda FIF - Dicembre 1999 - Giugno 2000
|
A tutti i nostri iscritti è nota la vicenda della rottura che la Federazione Italiana Fisioterapisti ha voluto consumare nei nostri confronti.
Ne riassumiamo i termini:
- Il 16 dicembre 1999 si svolge al Ministero della Sanità una riunione presente la FAC e l'AITR
- Il 17 Dicembre il neo Presidente FIF dr. Alessandro Falcioni, in una telefonata, accusa ingiustamente il Presidente APIS Roberto Taverna di aver tentato una alleanza con l'AITR e chiede un incontro con il Comitato Direttivo dell'APIS, impegnandosi ad avanzare tale richiesta per iscritto (incontro mai richiesto).
- Il 14 Gennaio 2000 il Dr. Falcioni manda una lettera al Presidente APIS in cui a causa di tale presunta tentata alleanza dichiara di rompere i rapporti con l'APIS.
- Contestualmente durante un corso di massaggio terapeutico tradizionale, da noi favorito, a cui partecipano numerosi soci APIS il dr Falcioni lavora per creare un gruppo che organizzi il dissenso all'interno dell'Associazione;
- L'APIS fa un estremo tentativo di comporre il conflitto con una lettera personale del Presidente APIS al Dr. Falcioni, in data 7 Febbraio 2000
- Tentativo inutile perché subito dopo arriva una circolare a molti soci, non al Direttivo APIS, datata 4 Febbraio 2000 in cui il Presidente FIF, utilizzando illegittimamente il nostro indirizzario, conferma la rottura con l'APIS e annuncia l'alleanza con la Scuola diretta dal dr. Fulvio Palombini e l'organizzazione di un corso (andato deserto) appositamente per i nostri associati.
- In data 10 febbraio 2000 il Comitato Direttivo dell'APIS prende atto delle decisioni della FIF e risponde adeguatamente con un proprio documento.
- Tutta questa documentazione è stata inviata a tutti i nostri associati.
- In data 22 febbraio l'APIS investe la FAC, federazione di cui l'APIS e la FIF sono soci fondatori, e di cui il dr. Falcioni è Segretario Generale, perché prenda in esame il conflitto emerso
- Ci viene chiesto dal Presidente Berloffa di attendere il convegno del 21 Marzo sul ddl dell'on Ruzante, cosa che viene accettata dall'APIS.
- Nella riunione del Direttivo FAC a Torino il 10 Maggio 2000 l'APIS avanza nuovamente la sua richiesta. Ad essa si oppone in un primo tempo il dr. Falcioni, che poi accetta la decisione del Direttivo FAC di nominare un Giurì composto dal Presidente FAC, dai 3 vicepresidenti e dal consulente legale Avv. Mario Rosso, che dovrà decidere sulla controversia.
- Viene assegnato alle due Associazioni il termine del 14 Giugno 2000 per la presentazione della documentazione in loro possesso e viene fissata per il 22 Giugno 2000 la riunione del Giurì con i Presidenti dell'APIS e della FIF.
- In data 14 giugno l'APIS fa pervenire al Giurì un'ampia documentazione.
- La FIF invece decide in una riunione straordinaria del suo Comitato Esecutivo, tenutasi il 15 Giugno 2000, di uscire dalla FAC, con motivazioni alle quali risponde il Presidente Prof. Giorgio Berloffa, in data 27 Giugno 2000.
- In data 16 Giugno 2000 il dr. Falcioni rassegna le sue dimissioni da Segretario Generale della FAC.
- Si conclude così una fase di una vicenda che ha visto il tentativo di delegittimare la nostra associazione attraverso accuse ingiuste e che non hanno trovato mai alcuna conferma e nemmeno nel confronto che non è stato possibile avere nell'ambito di un'Organizzazione come la FAC, nella quale peraltro la FIF aveva l'incarico più importante dopo quello del Presidente.
Chi vuole copia di tutta o parte della documentazione può richiederla anche telefonicamente.
In queste ultime ore è emerso un tentativo di ricostruire, dopo uno scontro durissimo, un clima diverso, nei rapporti fra le due associazioni. Come sempre anche in questa occasione abbiamo dichiarato la nostra disponibilità. Ci apprestiamo a questo ulteriore confronto con il proposito che si faccia chiarezza e ciascuno si assuma la propria parte di responsabilità, affinchè venga ripristinato un clima che per quanto non più improntato a reciproca collaborazione si muova almeno nel rispetto di regole di rispetto reciproco.
Il Presidente
Roberto Taverna
|
|
|
|
|