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Relazione dell'APIS al 14o Congresso Mondiale di Shiatsu: Handicap-Stress e Shiatsu
Roma 29/30 settembre 2001

Contributo di:
Alberto Polidori:
Responsabile della Sezione Volontariato-Tirocinio dell'APIS
Roberto Taverna:
Presidente dell'APIS


Vogliamo innanzi tutto ringraziare il Maestro dr. Fulvio Palombini, per il gentile invito che ci ha rivolto e per il clima nuovo che ha instaurato nei rapporti con noi. Noi vogliamo ricambiare con lo stesso spirito di collaborazione e di unità di intenti.

Desideriamo anche salutare e rendere omaggio a tutti i grandi Maestri dello Shiatsu mondiale presenti a questo Congresso, innanzitutto a Matsuko Namikoshi Sensei sulle cui spalle gravano le maggiori responsabilità per lo sviluppo dello Shiatsu nel mondo, a Fumihiko Indei Sensei, a Kensen Saito Sensei, a Shigeru Onoda Sensei, a Kiyoshi Ikenaga Sensei, a Graciela Giorgetti Sensei, a Sylvia Stapert, a Anna Maria Bonetti, e rivolgere un cordiale saluto agli insegnanti di tutte le Scuole, a tutti i colleghi e a tutti i presenti a questo importante Congresso Mondiale.

Devo scusarmi se molte cose non potrò dirle o dovrò dirle in fretta, ma sono costretto, per necessità di tempo, a una grande sintesi. Tuttavia mi è gradito sottolineare che ieri è stato compiuto un gesto di grandissima importanza dal maestro Fulvio Palombini con il suo ricordo dei grandi Maestri scomparsi in questi anni: il Maestro di noi tutti Tokujiro Namikoshi, l'indimenticabile Maestro Toru Namikoshi, il mio primo amato Maestro Rudy Palombini e al mio caro indimenticabile Maestro Denis Binks.

A questi uomini così importanti per tutti noi, che ci sono stati Maestri, che abbiamo amato e rispettato, va il nostro pensiero riconoscente e carico di struggente nostalgia.

Presentiamo a questo Congresso un contributo sul tema : Handicap, Stress e Shiatsu. Richiamiamo l'attenzione di tutti voi sulle poche cose che possiamo dirvi e farvi vedere.

Siamo consapevoli di non essere stati né i primi né i soli a trattare i disabili con lo Shiatsu; quando l'anno scorso abbiamo avuto l'altissimo onore di assistere alla cerimonia pubblica per la morte del Maestro Tokujiro Namikoshi, di cui presentiamo alcune immagini, siamo rimasti colpiti da molte cose e fra queste dalla numerosa presenza di portatori di handicap che con le loro carrozzine venivano a rendere omaggio al grande Maestro.

Ma molti presenti avranno sicuramente visto il video in cui il Maestro Rudy Palombini lavora con successo su un ragazzo affetto da tetraparesi spastica.

Il nostro contributo a questo Congresso parte da una esperienza reale che nasce nell'ambito della nostra sezione di Volontariato, che venne costituita il 17 maggio del 1997. Presentiamo 12 casi di persone colpite da handicap gravi dovuti nella loro quasi totalità a traumi. Sono tutti pazienti di età molto giovane, alcuni giovanissimi.

Non vogliamo e non possiamo parlare di ricerca scientifica, ma possiamo parlare a buon diritto di medicina dell'evidenza, cioè di quella medicina che prende in considerazione le reazioni dei pazienti ai quali va dato credito e attenzione, più di quanto generalmente si sia fatto finora.

Le risposte sottoscritte dai nostri amici portatori di handicap e che siamo autorizzati a rendere pubbliche sono assolutamente straordinarie e eccezionali sono le percentuali di miglioramenti dichiarati:
  • Dolore 10 su 12
  • Rilassamento 11 su 12
  • Spasticità 11 su 12
  • Articolarità 12 su 12
  • Mobilità 11 su 12
  • Problemi circolatori 10 su 12
  • Propriocettività 12 su 12
Restano una serie di domande che più da vicino riguardano il tema Handicap - Stress - Shiatsu e su queste domande abbiamo risposte leggermente più incerte. Ripeto è molto importante che teniate presente che quelle che riportiamo sono le dichiarazioni autentiche degli interessati.

Sul tema importantissimo del sonno/veglia il miglioramento viene dichiarato da 8 su 12.

Su quello delle funzioni digestive abbiamo lo stesso dato 8 su 12.

Mentre ancor meglio sono le risposte su Ansia e depressione 10 su 12.

Infine alla domanda: "Pensate che possa essere utile inserire lo Shiatsu nei protocolli riabilitativi a persone con traumi midollari o cerebrali" tutti rispondono si.

E alla domanda: sarebbe giusto attribuire una parte del merito sui miglioramenti avvenuti a questa tecnica? Tutti hanno risposto si.

Io voglio sottolineare il grande valore di questa esperienza preparata per questo Congresso che tuttavia non rappresenta tutti i pazienti del nostro servizio di Volontariato-Tirocinio. E' questo un servizio che risponde da un lato a una vera e propria attività di volontariato e dall'altro un momento significativo della formazione dei nostri terapisti.

Vogliamo qui sottolineare la funzione terapeutica dello Shiatsu pur essendo pienamente consapevoli dei rischi e dei problemi che ciò comporta per lo Shiatsu. Ma siamo pronti a combattere e per questo serve la più ampia unità in Italia, ma anche in Europa, per il suo riconoscimento e la valorizzazione di coloro che hanno in questi hanno scelto e portato avanti lo Shiatsu fra mille difficoltà e che devono essere riconosciuti ufficialmente come operatori di questa tecnica terapeutica, mettendo al bando prepotenze corporative e ingiustificate.

Il lavoro che qui presentiamo è nato per la volontà, l'impegno e la straordinaria umanità del Maestro Alberto Polidori. Nella relazione scritta potete leggere la storia della nostra sezione di volontariato. Io vi sarei molto grato se tutto il Congresso rivolgesse un grande applauso ad Alberto, ai nostri Volontari e soprattutto ai nostri carissimi amici portatori di handicap che con la loro fiducia nello Shiatsu stanno rendendo possibile per se stessi e per noi una grande straordinaria esperienza. Un pensiero particolare a Simonetta Ischiboni una insegnante del Volontariato-Tirocinio tenuta lontana da gravi problemi.

Siamo convinti che lo Shiatsu secondo il Metodo del Maestro Namikoshi sia di per sé una grande risorsa terapeutica e sicuramente la dimensione del Volontariato può costituire un valore aggiunto in grado di realizzare fino in fondo la definizione che il Grande Maestro Tokujiro Namikoshi ha dato dello Shiatsu: "Il cuore dello Shiatsu è come il puro affetto materno: la pressione delle mani fa scorrere le sorgenti della vita".

Nel video che vedrete abbiamo scelto fra le tante la storia di Antonella, che avrebbe dovuto essere qui vicino a noi, ma una indisposizione glielo ha impedito. Nel video abbiamo dovuto ridurre in pochi minuti una storia lunga di 17 anni. Vedrete all'inizio la sua fatica, una fatica che spezza il cuore, e mano a mano dei piccoli cambiamenti e un nuovo sorriso sul volto bello e intelligente di Antonella. Nel video sentirete la sua storia registrata nel lontano 1994 e potrete notare i cambiamenti avvenuti negli successivi fino ad oggi. Valga quanto Antonella stessa dichiara: "Piano piano sono migliorate sia le condizioni psichiche che fisiche, fino ad ottenere delle piccole autonomie. Questo mio nuovo stato di benessere mi ha ridato fiducia e entusiasmo" Questa svolta nella vita di Antonella avviene con lo Shiatsu, a distanza di dieci anni dall'incidente; ed è stata decisiva perché potesse intraprendere altre cure e possa oggi pensare con sempre maggiori speranze a nuovi e più consistenti miglioramenti.

(Video)

Ci sia consentito concludere dicendo che non pensiamo affatto che lo Shiatsu debba essere la sola arma per affrontare l'handicap, ma siamo altrettanto convinti che sarebbe un errore gravissimo escludere lo Shiatsu nel difficilissimo cammino terapeutico e riabilitativo dei portatori di handicap.

Grazie



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